24 marzo 2006

Canto di Buenos Aires


Canto di Buenos Aires
[nel 30° anniversario della dittatura militare argentina]

di Alberto Prunetti

Cresce di fronte a me oltre i canneti. Su terra di recupero, di riporto fangoso della Plata. Ecologia di macerie in frantumi, di cemento disarmato e bandoni d'acciaio torturati, contorti. Discarica di cadaveri e di inerti edili. Discarica ecologica su cui si rovesciano la domenica i serviti svenduti ai rigattieri. Da lì ti vedo, rosa e catarifrangente, ammasso di cemento e cristallo. Città di scritte cubitali e di marmo mitragliato. Col tuo porto che scarica merci norteamericane e trattati di libero commercio. Il tuo porto di sangue immigrato. Il tuo porto che è un eldorado di razze e miseria. Città che ti viene incontro con una topografia di quadri, di decumano e cardo, di gasolina e clacson, di carne arrostita e notti di cartone e di lotta. Città di repressori nascosti, di repressori orgogliosi delle radici cristiane, di repressori che ti lasciano il posto a sedere sulla metropolitana, encantadi. Città di esiliati che mai patirono esilio, di esuli che non trovarono asilo. Città che non dorme mai, che si risveglia col ronzio di calabroni ai semafori. Città di sangue appena oltre il muro, di milonghe che nascondono il rumore dei pianti e lo stridore dei denti. Città di marciapiedi divelti, di lavori in corso e spazzatura a spaglio. Città di immigrati boliviani all’angolo e di caffè letterari. Stratigrafie di poeti e picane a generazioni alterne, depositi di sangue e di memoria. Città di giurisprudenza e di antropologia criminale. Di ossa perforate rinvenute sotto la terra recuperata ai riporti di ossa carbonizzate e fango. Città di grandi numeri civici, di genocidi stampati sui biglietti da cento pesos. Città che mi apre i suoi quartieri per un inverno, che mi ferisce al ricordo, che sa di mate sputato perché troppo amaro.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Alberto "Potassa" Prunetti! L'ho sempre detto che sei uno dei rari casi di braccia rubate alla cultura...manda a fà la pizza bottiglione come già ti diceva Luciana Bellini...hai visto il commento di Paolino al post precedente sull'Argentina?

Anonimo ha detto...

a me comunque quel "some diritto riservato" un mi convince del tutto...libertà è senza aggettivi, o no?