13 settembre 2008

Un fascismo piccolo piccolo ma popolare

In Italia il passato non passa mai. Magari viene rimescolato, allungato e frullato come un frappè per essere di nuovo servito sotto altro nome. O come diceva Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo, cambiamo tutto per non cambiare niente. In questo senso non avremo più un partito unico e le adunate oceaniche in camicia nera, non spezzeremo più le reni alla Grecia nè andremo a portare la civiltà in Africa cantando faccetta nera. Ma un bel regime nazionaltelevisivo sì, in cui ognuno stia al suo posto di telecomando, con una opposizione più che accomodante, inesistente, mentre vengono smontate le garanzie sociali ed i diritti elementari di ognuno, partendo dai gruppi più deboli e "impresentabili" come Rom , immigrati e "devianti" vari. Manderemo l'esercito nelle strade, daremo più galera per tutti, mostreremo i muscoli anche alle elementari col maestro unico, grembiule e moschetto. Eleggeremo il cavaliere a vita, Putin insegna. Faremo un bel federalismo padano, meno tasse per i ricchi meno servizi per i poveri e i terun e i negri si arrangeranno.Qualcuno, è vero, protesterà, ma a parte i soliti quattro sfigati comunisti cancellati dalle mappe politiche, al massimo sarà cura dell'esecutivo di minimizzare e smussare le polemiche pretestuose facendole apparire frutto di equivoci, che insomma l'unione europea non rompa troppo le scatole, tanto il vento sta cambiando in tutto il vecchio continente. Che sarà mai prendere le impronte digitali ai bambini Rom o espellere cittadini comunitari ed extracomunitari a discrezione dell'autorità di polizia e del ministro dell'interno? Numeri, statistiche, carne da macello per i cantieri ed i campi del lavoro nero, e se no, ottimo affare per le città che hanno messo su i CPT ,lager "democratici" ove sono sospesi tutti i diritti ma dove un detenuto temporaneo è un affare per chi gestisce questi centri da 80 euro al giorno, altro che la vecchia e defunta solidarietà, ospitalità, asilo politico....Che poi oramai i disgraziati che arrivano a Lampedusa o in altri centri siano per il 90% esseri umani che fuggono a guerre e disastri, non interessa più a nessuno. Non c'è bisogno di andare nel nord est leghista che ha smontato le panchine affinchè non si ritrovassero gli emigrati o che ne impedisce la preghiera al chiuso o all'aperto. A Siena alla Lizza vengono fatti controlli sempre più asfissianti sulle badanti e altri lavoratori nel giorno di riposo, a Colle Val d'Elsa la costruenda moschea viene vista come fumo negli occhi, ovunque monta la frustrazione di strati popolari sempre più poveri che sfogano la propria rabbia contro gli ultimi arrivati, con ronde fai da te, con roghi di campi nomadi, con insulti e minacce contro tutti coloro che sembrano diversi o non si allineano al sentimento di incarognimento di un paese sempre più vecchio e spaventato, affidato e legato mani e piedi al carro del cavaliere e condottiero.Non vi ricorda qualcosa? La storia insegna ma non ha allievi. Che poi si cerchi di revisionare il nostro recente passato sdoganando fascisti, nazisti, celti e via delirando, non è che la logica conseguenza di un clima di impunità totale per questi tristi e demenziali personaggi. Persino Famiglia Cristiana paventa rischi di fascismo. E mentre questo nuovo fascismo piccolo piccolo ma popolare si afferma, mentre ogni residua decenza cade, e l'intolleranza galoppa,l'opposizione (?) invita alla sua festa ministri, portaborse e scagnozzi del governo, pacatamente, serenamente, magari raccogliendo firme per una bella petizione, perchè non è giusto che faccian tutto loro, e che diamine! Lasceteci collaborare anche a noi, se no che ci stiamo a fare?
Un nuovo ventennio è cominciato, auguri a tutti i resistenti.