25 maggio 2007

Daniele Boccardi, Scrittore

Lettera aperta alla giuria del premio letterario Daniele Boccardi, all'Assessore alla cultura, alla Direttrice della Biblioteca Comunale, al Sindaco.

Sia pure faticosamente è arrivato in porto la quarta edizione del concorso letterario Daniele Boccardi, concorso nato per ricordare e diffondere l'opera dello scrittore prematuramente scomparso nella nostra città nel 1993.

Speriamo caldamente che questa, come da molte voci diffuse, non sia l'ultima edizione del premio, ma che anzi questo conosca un rilancio adeguato all'importanza del giovane scrittore, come già caldeggiato dal presidente della giuria durante l'edizione precedente.

In ogni caso, come già ebbe a ricordare il nostro Sindaco, Massa Marittima ha un debito con Daniele, con i suoi scritti, con i suoi libri che lo hanno fatto conoscere per tutta la penisola e accorrere tanti giovani a cimentarsi nel premio a lui intitolato. In questo senso lanciamo la proposta, che ci pare doverosa dopo quasi 15 anni, come cittadini, come associazione culturale, come lettori di Daniele, di intitolare una via della nostra città a DANIELE BOCCARDI, SCRITTORE.

Associazione culturale il Fondo LTMD produzioni video Convegno sulla scrittura di Pianizzoli

18 maggio 2007

Le vite degli altri

"Può un nemico insegnarti la libertà?", si chiedeva tanti anni fa quel genio di Elias Canetti. Le vite degli altri, recente opera prima di un regista tedesco dal cognome impronunciabile, ci ribadisce senza dubbio di sì.

La trama è semplice, almeno all'inizio. Buoni da una parte (lo scrittore -non avverso al regime, e che in cambio non è apertamente contro lo stesso, e la sua compagna, una famosa attrice teatrale), cattivi dall'altra(il Ministro che ordina lo spionaggio dello scrittore per fini personali, essendosi invaghito dell'attrice; il tenente colonnello asservito al Poteree pronto ad approfittare dei vantaggi che derivano dall'essere carnefice; il capitano che si occupa di spiare i due, all'apparenza grigio e freddo, e che risulterà essere il personaggio a sorpresa del film). Sullo sfondo, laGermania Est degli anni bui, ben ricostruita.

Film applaudito dalla critica mondiale, e vincitore dell'ultimo Oscar che, senza aggiungere altro sulla trama, invito ad andare a vedere, per immergersi nella vita della DDR dell'altroieri (il film si svolge nel 1984, quando qui andavano i Duran Duran), e nei panni del capitano che si trova ad
interagire nella vita della coppia di artisti famosi.

Cambiando il destino di tutti e tre.

Il film ha un prefinale, attinto dalla realtà, molto particolare.

Quando nel 1989 cadde il Muro, una delle Leggi che vennero approvate fu di consentire ai cittadini di prendere visione del proprio fascicolo personale, e con esso anche di chi li spiava. Una tonnara vera e propria, con rischi enormi anche se, dice il regista in un'intervista, il 90% della popolazione ha preferito non sapere, e continuare così a vivere, come se nulla fosse stato. Salvandosi forse la vita almeno dai rancori di chi è stato tradito, magari dal migliore amico.

L'attore protagonista, che nel film fa la spia, è uno di quel 10% che invece nella realtà ha voluto sapere. Venendo a scoprire che lo spiavano la seconda moglie, e 4 attori della sua compagnia. Anche da qui la sua interpretazione, e ai giornalisti che gli chiedevano come avesse fatto ad entrare così bene nella parte della spia, si è limitato con un sorriso sardonico a dire "Ho
ricordato."

Anche qui il regista interprete del film sceglie di sapere, di aprire quei fascicoli. Per capire cosa è accaduto. Probabilmente senza capirlo fino in fondo nemmeno lui: il film è una favola moderna, di quelle che ti aiutano ad avere fiducia nel prossimo, anche in quello che non si conosce. Dunque così lontano dalla realtà.ma, chissà, se un amico può insegnarti la libertà, forse può insegnarti anche tante altre cose. Si tratta solo di avere la forza di aspettarsele, e di sperare che la vita degli altri, per una volta, sia la nostra.

Chissà che ne penserebbe Canetti.

Alessandro Tozzi

11 maggio 2007

Razzisti di sinistra

Sulla versione web di Repubblica di oggi viene pubblicato lo sfogo di un lettore romano che in una lettera ad Augias dice di star diventando razzista pur essendo di sinistra.

Cita ad esempio comportamenti insolenti e maleducati da parte di alcuni extracomunitari e di come lui si sia sempre battuto per la solidarietà ma ora, proprio non ce la faccia più.
Racconta di come abbia buttato giù da un autobus una ragazza nera che aveva mandato affanculo una vecchietta che gli chiedeva il posto e di come l’autobus sia esploso in un applauso collettivo, ma lui, pieno di vergogna è sceso alla fermata dopo.

Un borghese piccolo piccolo che scopre di volere “legge e ordine” e di star diventando intollerante verso gli immigrati che non rispettano la legge; come molti altri che votano a sinistra (o credono di farlo) comincia a bofonchiare che in fondo non è di destra invocare il rispetto delle regole.
Ma de che? ma quali regole?

Ma siamo così illusi da credere alla costituzione o ad un fantomatico senso civico?

In Italia, no dico, in Italia?

Se uno si comporta male, ruba o picchia è uno stronzo a prescindere che sia nero, bianco, zingaro, rumeno o italiano; il problema è che i nostri timorati e bravi cittadini che vivono una vita di rospi ingollati sembrano alzare la testa solo quando un “diverso” arriva da fuori a minacciarli.
Le ronde contro gli spacciatori tunisini o le prostitute nigeriane si fanno, i signori liberali e di sinistra che non vogliono i campi nomadi manifestano ormai senza più vergogna a fianco degli ex missini, ma quando si tratta di soprusi tra connazionali tutti a lasciar correre o far finta di non vedere.
Allora si, facciamo finta di non sapere che quel locale è stato tirato su coi soldi della camorra, che i bambini di quella coppia italianissima vengono picchiati, che quel parroco ha il vizietto di dar noia ai piccoli parrocchiani.

Poi succedono cose come Erba, il cittadino timorato di Dio e della Legge che reagisce e fa fuori la famiglia dell’ex galeotto tunisino; e questo è moralmente più accettabile che se fosse successo il contrario, vero signori miei della legge e ordine?

La verità è che in questo paese molti di quelli che si definiscono genericamente “di sinistra” o “moderati” non fanno altro che rincorrere sul loro stesso terreno ed invidiare i loro concittadini di destra che almeno sono meno ipocriti di loro.

Preferisco un fascista vecchio stile all’elettore medio della margherita: perlomeno il fascista sai come la pensa.

Dall’altra parte cosa c’è?

Un pauroso e menefreghista che fa di tutto per proteggere il suo orticello dai cattivi e intanto nasconde la testa nella terra, segue a bacchetta e ripete a pappagallo quello che gli dicono i politicanti di professione, è influenzabile e sull’onda di ogni Cogne rivorrebbe la pena di morte, ma poi va in chiesa e si pente.

La verità, signori miei razzisti di sinistra, è scomoda: la democrazia (dal greco “demos”, popolo e “craxia”, governo) è solo una forma addolcita di fascismo.

Cosa vi distingue veramente da quelli che pretendereste di avversare?

Pensateci, intanto che aspettate che qualcuno vi dia “legge e ordine”.

Emiliano


Per una volta sono molto d'accordo....voglio solo aggiungere a proposito del caso di Rignano Flaminio, delle maestre arrestate per "pedofilia", che uno degli aspetti nuovi dell'idiozia dilagante (a destra, al centro, a sinistra) è questa nuova caccia alle streghe paranoica che vede pedofili ovunque ( tranne, guardacaso! dove dovrebbe cercarli o temerli, e cioè nelle parrocchie e nelle famiglie....altro che family day...) con risvolti alle volte tragici ( vi ricordate il povero cristo suicida a Follonica, solo perchè circolavano voci sul suo conto?!) alle volte comici, come le mamme che hanno impedito alle mie allieve del corso di fotografia di fotografare nell'ambito di una mostra per la struttura culturale che ci ospita, una festa con dei burattini e bambini........se questa è la sinistra, con i razzisti democratici alla Weltroni, i comunisti democratici alla Bertinotti che prima esalta i frati del monte Athos e poi i parà della folgore in Afghanistan, "la migliore vetrina dell'Italia all'estero"....i cattolici democratici alla Bindi, che dalla conferenza delle associazioni familiari depenna quelle gay....il cretino democratico di Rutelli- Rutelli, basta la parola! è peggio del confetto Falqui....se questa è la sinistra italiana nel 2007 dopo cristo, ridateci Nerone e Caligola!!!

Stefano