18 marzo 2006

Ancora su Cuba......e poi ancora...

Decisamente Cuba, nel bene e nel male, suscita sentimenti forti. È di pochi giorni fa un articolo sul nostro blog di Maria, di ritorno dall'isola, che adesso viene a cercare (e la trova )ospitalità Alessandra, che ha soggiornato per studio sull'isla grande. Molti di voi ricorderanno poi la polemica sorta un mese fa con l'amico Gordiano Lupi, editore del Foglio di Piombino, grande conoscitore dell'isola e sostenitore dei dissidenti, che è andato a parlare di Cuba ad un convegno di giovani di AN, suscitando molte perplessità più che per il luogo per il merito delle critiche che Gordiano fa al sistema cubano. Insomma, nuovo round... chissà i cubani che direbbero....

La mia Cuba

Cuba, la Isla Grande!
Cuba, il Socialismo Reale!
Cuba, il Ritmo Caraibico!
Cuba, i Sigari e il Rum… quelli buoni!
Cuba, il sesso fatto con Amore e dedizione!
Cuba, la perla delle Antille… e la spina nel fianco dell’America!
Quante parole si possono usare per circoscrivere ingiustamente il patrimonio ambientale, culturale, storico e umano di quest’Isola, che a tutti può offrire qualche goccia della sua immensa e nascosta ricchezza!
Sicuramente ad un arzillo vacanziere sa offrire con grazia una pelle tinta d’oro e bagnata d’azzurro, un cibo semplice ma prelibato e un popolo radioso e disponibile!
A curiosi turisti ed avventurieri non potrà di certo negare esperienze d’altri tempi, magari a bordo di un rombante sidecar alla scoperta di spiagge vergini, coccodrilli e riserve della biosfera!
Per i più difficili ,Antropologi ed Etnologi , vi è certamente interesse verso la caratteristica mescola culturale, i creoli e i mulatti , i riti, la “santeria”, i “quinse” e le ricette di vita spagnole!
Non dimentichiamoci la categoria degli Storici e dei Politici….il popolo e l’Isola hanno impresso nel DNA una storia crudele ed infinita di eterna rivoluzione e libertà!
Insomma qualsiasi cosa si cerchi e qualsiasi veste si porti in società, Cuba ti può accontentare ed arricchire!
Ad una studente ,squattrinata e maledettamente curiosa come me, ha saputo insegnare l’umiltà di saper donare un sorriso, la voglia di ballare e il saper attendere , oltre ad una incancellabile cultura e ammirazione.
A mio parere vi sono principalmente tre caratteristiche comuni nel popolo cubano:
La Lucha, incessabile , indispensabile e interminabile!
La Salsa, sempre presente come il riso!
La Pazienza, grande amica dell’uomo (“come la carta igienica”, mi disse un’amica dell’Avana).
Per il resto ogni cubano fa da se…
Le strade dell’Avana sono un concetto di vita, non sono semplici luoghi di passaggio dove spegnere una sigaretta, ma centri di vita quotidiana, di commercio, di mercato, di contrabbando e di abile seduzione! Tutto quello che un Habanero cerca lo trova sulla strada e quello che vuole vendere, lo vende per strada! E’ un mercato permanente, fra brusii, urla e sguardi attenti, un luogo di confine e una zona franca dove tutte le dinamiche sono sconosciute ai turisti!
L’Avana è come una mulatta, bella e fiera, che ostenta la sua sensualità sdraiata su un fianco e abbraccia l’oceano con infinita eleganza. La sera cambia abito e si concede alle luci soffuse della Capitale accompagnando con un soffio le onde fino al Malecon… poi sorride per aver fatto sentire ad un passante il fresco brivido di Cuba e lo accompagna alla ricerca di sapori nascosti!
Non me la sento di dare giudizi riguardo la gestione, il governo , lo stile di vita dell’Isola perché questi sono solo esponenti di fattori che dipendono più o meno dal regolare corso della storia e dagli avvenimenti mondiali. I volti insoliti di donne e uomini maturi raccolti a discutere nelle periferie sono diventati per me l’immagine del cambiamento che avanza, degli steccati ideologici che lentamente vengono abbattuti, della società civile che anche se sola su un’isola dei tropici sta cercando di prendere la parola!
Qui non vi sono rapporti diretti e determinazione lineare tra economia, società e politica, è la società civile che coglie le risposte e osserva il fascino mobilizzante di percorsi non ancora battuti. Penso che il solo fatto di poter dire “Io sono Cubano”, sia motivo di orgoglio e grande onore per coloro che tutt’oggi vivono giorno dopo giorno lottando a Cuba portandosi addosso il peso di grandi ideali!
Per tutto questo io li stimo… e sento già la voglia di ritornare!


Alessandra

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusi... io ho seguito un po' la questione... Cuba e l'America e via e via e via... ma ‘nzomma... Cuba, Cuba, Cuba... o la Lituania?

Anonimo ha detto...

Non comprendo bene...la domanda dovrebbe avere un senso?Quale?Voleva forse mettere una "e" al posto della "o"?

Anonimo ha detto...

Si tratta di una citazione... guardiamo chi indovina...

Anonimo ha detto...

A Cuba non conoscono ombrelli
e con il sole si asciugano i capelli.
Oh, Cuba, non si cercan pretesti
per darti mare, amore e manifesti.

A Cuba che si parla spagnolo
che e' cosi' facile, ci si capisce al volo.
A Cuba, negli alberghi di lusso,
cosi' lontani dal lungo inverno russo.
Cuba!

Anonimo ha detto...

una piega surreale-poetica della questione non me l'aspettavo...ma con Cuba niente è prevedibile...

Anonimo ha detto...

Beh...poetica-politica direi.....e poco surreale!

Anonimo ha detto...

comunque la citazione era dal film berlinguer ti voglio bene...quando dicono la donna la donna la donna, o l'omo?!

Anonimo ha detto...

Citazione beccata... speriamo non se la sia presa a male nessuno...