Poco meno di 5 anni fa alcune "leggere" (“leggera” è il termine del vernacolo maremmano per definire il bighellone – da non confondersi con la variante atta a indicare l’avaro, il tirchio) stavano mettendo su una serata per ricordare la scomparsa di un grande autore, già dimenticato a quel tempo. Dopo cinque anni, tanti sorrisi, tanti dolori, tanto stupore (anche in negativo), e più o meno le leggere son sempre qua, anche se qualcuno pensa che ormai in Fondo in Fondo non siamo più interessati al sogno che avevamo cinque anni fa.
Mica per cercare scuse, però anche se non ci si sente di andare a lavorar bisogna andarci lo stesso. E magari alla fine qualche serata ci scappa lo stesso…
Quindi, prepariamoci ad alzare il bicchiere per festeggiare questo compleanno tra una ventina di giorni e dedichiamoci una bella canzone, a noi e a tutte le leggere come noi.
(trad. dell’Appennino bolognese)
Il lunedì la testa mi vacilla
Oi che meraviglia non voglio lavorar
Il martedì poi l’è un giorno seguente
Io non mi sento di andare a lavorar
Il mercoledì poi l’è un giorno di baruffa
Io c’ho della ciucca non voglio lavorar
Il giovedì poi l’è festa nazionale
Il governo non permette ch’io vada a lavorar
Oh leggera dove vai
Io ti vengo io ti vengo a ritrovar
Il venerdì poi l’è un giorno di passione
Io che son cattolica non voglio lavorar
Il sabato poi l’è l’ultimo giorno
Oi che bel giorno non voglio lavorar
Arriva la domenica mi siedo sul portone
Aspetto il mio padrone che mi venga a pagar
Padron l’è là che arriva l’è tutto arrabbiato
Brutto scellerato lèvati di qua!
Noi siam della leggera e poco ce ne importa
Vadan sull’ostia la fabbrica e il padron!
3 commenti:
mi fa venire in mente quella scritta su un muro di tanti anni fa vista a firenze....se il lavoro è salute viva la febbre.....comunque si compie 5 anni, non quattro....
Riconosco l'errore e correggo. Io infatti mi ricordavo che era il 2002, ma ancora non mi rendo conto che siamo nel 2007...
sorry...
bevi più di un barista dell'ortensia, scusa se è poco.....
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