La caccia al povero, all'immigrato, al diverso, al deviato è il nuovo sport nazionale. Alla faccia della falsa sicurezza bombardata da TV e giornali, l'unica reale insicurezza è data dall'imbarbarimento della nostra società, della sua cultura, con ignoranza e intolleranza che tornano padrone. E' esattamente quello che vuole il ceto politico: lacrime di coccodrillo per le decine di morti settimanali sul lavoro, silenzio assordante sulla crescente violenza domestica e, soprattutto, paura, ansia, nemici ad ogni angolo, in ogni faccia che non sia quella rassicurante del vicino di casa. Ancora una volta POVERO contro POVERO, sistema utile a fomentare allarme sociale e a promulgare leggi repressive.
In un clima così gretto e autoritario lo spazio pubblico è eliminato, la socialità azzerata al telecomando televisivo casalingo; tre immigrati seduti su una panchina diventano "pericolosi" , cinque ragazzi a bere una birra in strada "ubriachi molesti". L'ordine è tristemente svelato: lavorare sempre di più e peggio, barcamenarsi per pagare affitti, cibo, luce e gas a prezzi stellari, ansia e stress per mutui e risparmi che improvvisamente vengono spazzati via da crisi finanziarie-bancarie, migliaia di milioni bruciati ogni giorno, speculazioni di un sistema vorace gestito da una cricca di politicanti. Quanta merda ancora prima che la paura si trasformi in rabbia? Fino a quando rassegnati ed asserviti a una vita depredata a livello economico e annichilita nella sfera sociale?
Anche a Siena le paranoie securitarie pompano forte sul degrado cittadino; viscidi politici e tristi figuri della carta stampata gridano sulla pericolosità e il decoro compromesso. Ma il loro " al lupo al lupo" non può passare: ogni individuo dotato di un minimo di lucidità sa benissimo che minorenni e donne possono tranquillamente uscire da sole la sera senza rischiare alcunchè. La criminalità è praticamente inesistente, e i dati prefettizi sottolineano il calo di furti e rapine.
Allora diciamo ai gestori delle nostre vite: NON VI DAREMO TREGUA.
Sempre più chiaramente ci rendiamo conto che l'istituzione è il primo nemico da combattere; l'unico modo per essere cittadini reali è prendere in mano la propria esistenza e svelare gli squallidi piani di qualsiasi potere. La loro falsa democrazia fa acqua da tutte le parti, si tratta di prepararsi a spazzarne via le macerie: la ricostruzione sarà gioiosa e creativa!
Alcuni ingovernabili / Coordinamento Antifascista senese
7 commenti:
Adelante!!!
Speriamo, non vorrei che spazzassero noi come macerie...
Posto su altri blog, ciao...
Diceeee...
L'università degli studi di Siena ha un bel buco da cento milioni di euro Piu' 90 milioni di mutuo col MPS, dice, (ma come??? ma se il monte annualmente finanziava già l'università per nove milioni di eruo???!!!!)
Per quattro anni, dice, non sono stati versati i contributi all'inpdap di tutto il personale dell'università,dice.
Non ci sono responsabilità individuali, dice il MagnificoRettore, solo strutturali, dice.
In sostanza, dice, non è mai esistito alcun organo di controllo. Dice nessuno, dice, ha mai controllato "nessuno". Visto che la responsabilità pare essere proprio di nessuno.Dice.
Niente vigilanza sulla regolarità dei pagamenti, dice, sui rapporti coi fornitori, bilanci fantasmatici...dice.
Ricchi tagli di personale, dice. Riduzione dei corsi di studio. Dice, esternalizzazione dei servizi dell'università.
Giulio apre il ventaglio delle sue capacità, e cerca di disegnare sopra una figura professionale, che possa consentirgli di galleggiare a largo dall'università (Vuoi vedere che il ministrobrunetta ha ragione quando dice che i giovani ricercatori han da esser precari per mantenere acceso lo spirito d'avventura che li muove verso nuove prospettive?)
Antonella ha sostenuto un colloquio per un postdottorato. Che probabilmente non farà mai. L'alternativa, rimanendo in terra natale, per lei, è quella dell'insegnamento.... sorridiamo insieme...
Silvia dopo anni spesi in un laboratorio di reumatologia, all'ospedale di Siena, a rincorrere assegni di ricerca sempre piu' eterei, a decidere tra un cinema o una pizza fuori, perchè quello il budget domestico consentiva del resto mica poteva continuare a farsi prestare soldi da mamma o da Riccardo, finalmente sì finalmente, una meritata copertura per un anno. Retribuita mensilmente. Mica storie. Mica di quelle che alè mi faccio un mazzo ma mi pagano, si ma una volta in un anno, ad aprile che poi diventa maggio poi giugno poi c'e' l'estate facciamo settembre, anzi no ottobre.
"Silvia ho sentito del rischio crack dell'università di siena. Ma te tutto a posto giusto?" "si si..cioè spero di si. I soldi ancora non li ho visti, ma dovrebbero arrivare. Tutto bene perchè ora arrivano i soldi. Oddio i primi tre stipendi son già bruciati chè devo saldare i conti con tutte le persone che me li hanno prestati fino ad oggi. Pero' tutto bene. Perchè ora arrivano".
Già. Ora vedrai arrivano.
Arrivano
Si, ora arrivano.
Arrivano, meno male.
Arrivano.
comunque non versare i contributi è un reato. dice
Come diceva il mio povero nonno: " mi sembra che s'è perso il capo!", perchè è vero tutto quello che dite, ma è anche vero che la gente si è asservita bene a questo andazzo di paura; non so se avete visto l'ultimo personaggio di Antonio Albanese: Il ministro della paura, una sorta di Hannibal the Cannibal, con i rayban sugli occhi, che parla a scatti e distribuisce pasticche psicofarmaci a tutti come se fossero confetti! Si ma questo è il momento di stare con i piedi ben piantati per terra, non distogliere lo sguardo, non ascoltare la televisione se non a tarda notte quando nuoce di meno, fare bene il proprio lavoro, come se si lavorasse sempre in casa nostra, mettersi nei panni degli altri.......bè insomma quello che una volta si diceva avere "buonsenso"!
Se invece ti fai prendere completamente dal disgusto allora ti ritrovi a passare tutto il tuo tempo al cesso!
No io voglio sopravvivere in ogni modo, non si può dargliela vinta! Vorrebbero vederci più infelici possibili, arrancare di qui e di là, farcela pagare per delle idee, anzi solo per avere delle idee!
Via su, domani è un altro giorno, come diceva la povera Rossella davanti al rosseggiare dei campi incendiati!
ciao Antonella
nostra patria è il mondo intero/ e all'italia in cul si va......
emiliano
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