30 agosto 2006

Dal blog di Stampa Alternativa

Gli scritti sottostanti sono i due commenti che Ettore, figlio di Luciano Bianciardi, ha postato all'intervento di Antonello Ricci "Bianciardi com'era di Mario Terrosi: la sfortunata vicenda di un'edizione fantasma"

Cari Signori,
per puro caso leggo sul vostro sito, assieme alla notizia, per me entusiasmante, del dissolvimento della sedicente Fondazione Luciano Bianciardi, che ho sempre ritenuto in completo contrasto con la figura e il pensiero dello scrittore, alcune polemiche tra la Vostra Casa Editrice e Luciana Bianciardi, mia sorella, circa la pubblicazione di un libro di Mario Terrosi, che, se capisco bene, è costituito in gran parte dalla corrispondenza tra l’Autore e Luciano Bianciardi, mio padre. Per quel che riesco a capire, ma sarò lieto se vorrete spiegarmi meglio, è sorta una disputa su eventuali “diritti d’autore” per i quali Luciana Bianciardi avrebbe impedito a voi di pubblicare tale libro.
Nel seguito delle vostre note, fate riferimento all’atteggiamento sulla questione e più in generale, degli EREDI.
A questo punto mi preme precisare quanto segue.
1) Eredi legittimi di Luciano Bianciardi sono oltre alla figlia Luciana, la moglie Adria Belardi ed il sottoscritto figlio Ettore.
2) l’erede Ettore Bianciardi non ha mai posto problemi riguardo al diritto d’autore, anche perchè nessuno gli ha mai chiesto niente.
3) Luciana Bianciardi non rappresenta in alcun modo la volontà di Ettore Bianciardi, neanche nelle questioni relative ai diritti d’autore presunti o meno del comune padre.
4) Ettore Bianciardi considera il cosiddetto diritto d’autore un retaggio medioevale, che deve essere presto abolito nella giurisprudenza, ma prima di allora nella coscienza e nell’intelligenza delle persone.

Ciò premesso, sicuro che nel seguito e per questioni simili, vi riferirete a Luciana Bianciardi e non più agli Eredi Bianciardi, mi piacerebbe conoscere qualcosa di più riguardo a questa iniziativa ed al resto delle iniziative che proponete riguardo a Luciano Bianciardi e più in generale riguardo i problemi (ahimé) del cosiddetto lavoro culturale. Non è escluso che in tale riguardo possa decidere di esercitare il terzo dei miei diritti d’autore nel rispetto delle mie convinzioni alle quali accennavo.
Grato di una Vostra risposta vi saluto e vi faccio gli auguri per una attività che mi pare meritoria

Ettore Bianciardi


E così è vero!
L’amico Gregorio Scalise me lo conferma, ha ricevuto una lettera dalla sedicente Fondazione Bianciardi, firmata da quattro signori piangenti che annunciano le loro dimissioni dovute alla cattiveria del mondo intero, contro di loro coalizzato; sono: Velio Abati, Maria Pia Betti, Walter Lorenzoni, Gabriella Solari.
L’inizio è promettente, ma gli altri? Non credono tutti i signori (e le signore) che a vario titolo sono state presenti in questo sciocco e sciagurato organismo autoreferenziale di farsi anche loro da parte, magari chiedendo scusa all’umanità?
Non vedono la necessità di una… rifondazione della Fondazione (se proprio c’è bisogno di essa)? Non credono che la gestione personalistica ed antitetica al personaggio ricordato non debba esser ormai considerata conclusa? Non credono sia ora di cessare di offendere la menoria di LB, continuando a fare le cose che lui detestava e che ha sempre dileggiato?

Suvvia un po’ di buona volontà e un minimo di intelligenza.

Con la speranza di buone notizie

Ettore Bianciardi

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante, anche divertente... O forse il divertente viene proprio ora :-)

Anonimo ha detto...

finalmente un pò di aria fresca in queste paludi maremmane!