02 giugno 2006

Gli anarchici e la Fallaci

Alcune precisazioni in merito alle recenti dichiarazioni rilasciate da Oriana Fallaci a un settimanale statunitense.
Siamo in qualche modo costretti a farle perché - come spesso accade - l'identità e la storia politica degli anarchici sono state utilizzate provocatoriamente e in maniera del tutto distorta.
Da alcuni anni, ormai, Oriana Fallaci si fa interprete dei più biechi e viscerali istinti di odio e discriminazione, e il suo livore contro tutto ciò che non sia bianco, cristiano e occidentale ha raggiunto livelli talmente parossistici che saremmo tentati di non prenderla più molto sul serio.
Ma il delirio xenofobo di un personaggio pubblico come Oriana Fallaci gode, purtroppo, di una copertura mediatica talmente rilevante che, alla fine, un personaggio del genere raggiunge il suo narcisistico scopo: diffondere idee e contenuti di violenza e razzismo anche per soddisfare il proprio desiderio di onnipotenza.
Oriana Fallaci, nella sua umana disperazione, incarna quel cortocircuito culturale che da anni ormai affligge il mondo occidentale, lo stesso cortocircuito secondo il quale è giusto e legittimo reprimere in nome della libertà, uccidere per conto della democrazia, discriminare in difesa dell'uguaglianza.
Nell'identificare il nuovo nazismo nell'Islam, Oriana Fallaci sembra non accorgersi di essere ella stessa una specie di nazista.
Tutte le religioni sono, per noi, uno strumento di potere e di dominio, ma la nostra lotta per la libertà da ogni condizionamento clericale o religioso degli individui e della società non ha nulla a che fare con la visione oscurantista di Oriana Fallaci. Gli scontri di civiltà che eccitano tanto la fantasia dei guerrafondai come Fallaci non appartengono al patrimonio culturale e politico dell'anarchismo, perché gli anarchici sono internazionalisti e antirazzisti per definizione.
Proprio per questo noi non abbiamo - né vogliamo avere - nulla a che fare con questa persona, la quale farebbe meglio a non millantare amicizie o comunanza d'intenti con gli anarchici di Carrara o di qualunque altro posto nel mondo. Non si permetta la signora Fallaci, o chi per lei, di usare il nostro nome per pubblicizzare i suoi deliri di distruzione, siano essi di una moschea in Toscana o di tutto ciò che non rientra nei suoi schemi bigotti e reazionari.

Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI

2 commenti:

Anonimo ha detto...

poveretta, ormai è un caso clinico, trovo altrettanto desolanti i media che sparano i suoi deliri. libri, interviste e altro, senza chiamare invece il 118....notevole comunque il passo dove afferma di essere indecisa se sparare in testa ad un messicano o ad un islamico.....

Anonimo ha detto...

quando il livore infetta ogni parola, non si comunica più niente.