11 dicembre 2010

Mi fo prete

Perchè andare contro la propria, vera, natura?Molte volte mi è capitato di essere scambiato per un prete, per l'aria, l'abbigliamento, il modo di discorrere. Delle volte, persino all'Ortensia, mi hanno detto di non fare il prete. E allora basta, lo farò, almeno mi romperete le palle a ragion veduta. Tania( amica, ex barista dell'Ortensia) si è sposata con Willy in USA. A luglio vuole ripetere il rito per gli amici italiani in una oliveta del Chianti, e, saputo, che il sindaco può delegare consigliere comunale o persona che abbia i diritti politici e civili a sostituirlo, ha deciso che sarò io ad officiare. Così, dopo il Testimone ad Alberto, eccomi officiante matrimonio per Tania. Perchè precludersi una carriera a questo punto? Voglio esser ordinato diacono per celebrare anche i matrimoni religiosi, e poi, su , su, non poniamo limiti alla provvidenza. Del resto Benedetto x vi è vecchio assai....Stefano I fu Papa, tedesco, più di mille anni fa...Che ne dite?
Pax Vobiscum
Stefano II

22 commenti:

emi ha detto...

ottimo!
io appoggio la scalata
al soglio di Pietro però in cambio voglio le
diocesi di barcellona,
badalona e anche tarragona, tò!
fondiamo una oligarchia clericale,
altro che la crisi!
ciao
emi

ale ha detto...

l'ho fatto a fine luglio
ho citato san filippo neri
mio padre ci è morto (al san filippo neri) 3 mesi dopo
non porta benissimo...

stefano ha detto...

ale, basta non citare s.filippo neri, al massimo che so, s. agostino !

raf ha detto...

Addio,siamo al delirio finale,non me la voglio perdere,vengo a fare le foto,cosi' mi alleno con i matrimoni... Accetto gli incarichi,però mi vedo anche a professare il paganesimo
,indi per cui perchè non organizzare bunga bunga tra eretici dopo previo pagamento?!

aldino ha detto...

Eh no, dio boi, ricordavo bene ... non II°
saresti Stefano VII° (o VIII°, a seconda ) e tra i tuoi predecessori omonimi
vi fu una delle più grosse teste di cazzo della genìa pontificia
(intendiamoci, bella gara ...) di cui, per brevità, riporto sotto la scheda
su Wikipedia.
Il top lo raggiunse disseppellendo il cadavere del suo predecessore - e
avversario - papa Formoso per processarlo e tagliargli indice e medio della
mano destra, onde impedirgli la benedizione papale nell'aldilà ... durò poco
e finì poi strangolato.
Che dirti Stefano ... speriamo tu sia un prete tipo Don Ugo di Follonica,
quello che mi ha battezzato, prete partigiano (medaglia d'argento al V.M.) e
indomito trombatore (tra l'altro della tua stazza e con 2-3 figlioli
attribuitigli), in caso contrario saremmo costretti a far fuori anco te ...
senza pietà, ci conosci ...

Aldo
Stefano VI o VII secondo una diversa numerazione (Roma, ... – ottobre 897)
fu il 113º papa della Chiesa cattolica dal maggio 896 al luglio o agosto
897.

Secondo la tradizione, sarebbe stato di origine romana e figlio di un prete
di nome Giovanni. Fu nominato vescovo di Anagni da papa Formoso, forse
contro la sua volontà, in quanto l'essere a capo di una diocesi implicava
l'esclusione dall'elezione a vescovo di Roma, anche se lo stesso Formoso,
già vescovo, fu eletto contro questo principio. Le circostanze della sua
elezione non sono chiare, ma venne sponsorizzato da una delle potenti
famiglie romane, la Casa di Spoleto, che all'epoca era in competizione sia
per il Papato che per l'Impero.

Nel gennaio dell'897, Stefano VI ordinò un processo per sacrilegio, chiamato
poi "sinodo del cadavere" (la famosa synodus horrenda): l'imputato fu
infatti il cadavere riesumato del defunto Formoso, predecessore di Stefano
VI (prima di papa Bonifacio VI), ritenuto colpevole di essere salito al
soglio pontificio grazie all'appoggio del partito filogermanico, e senza
rinunciare alla sua precedente sede vescovile di Porto (Ostia). Il cadavere
fu spogliato degli abiti pontificali; le dita della mano destra gli vennero
amputate.

Probabili istigatori di Stefano furono i vecchi nemici di Formoso, Lamberto
da Spoleto (Imperatore eletto) e sua madre Ageltruda, che avevano
ristabilito il loro prestigio a Roma verso l'inizio del 897 abbandonando le
loro altre pretese sui territori dell'Italia centrale. Il processo, con il
conseguente strazio del cadavere, suscitò una rivolta popolare in tutta
Roma. La rivolta si concluse con la cattura di Stefano, che venne
imprigionato a Castel Sant'Angelo, e ucciso per strangolamento nell'estate
dello stesso anno.

Del breve pontificato di Stefano VI si ricordano, oltre alla famigerata
synodus horrenda, soltanto le forzate dimissioni di alcuni vescovi ordinati
da Formoso e la concessione di speciali privilegi ad alcune chiese. Sul
piano politico, Stefano fu coinvolto nel conflitto fra Lamberto da Spoleto e
Arnolfo di Carinzia, entrambi pretendenti alla corona del Sacro Romano
Impero, senza peraltro giocare un ruolo significativo.

aldino ha detto...

Eh no, dio boi, ricordavo bene ... non II°
saresti Stefano VII° (o VIII°, a seconda ) e tra i tuoi predecessori omonimi
vi fu una delle più grosse teste di cazzo della genìa pontificia
(intendiamoci, bella gara ...) di cui, per brevità, riporto sotto la scheda
su Wikipedia.
Il top lo raggiunse disseppellendo il cadavere del suo predecessore - e
avversario - papa Formoso per processarlo e tagliargli indice e medio della
mano destra, onde impedirgli la benedizione papale nell'aldilà ... durò poco
e finì poi strangolato.
Che dirti Stefano ... speriamo tu sia un prete tipo Don Ugo di Follonica,
quello che mi ha battezzato, prete partigiano (medaglia d'argento al V.M.) e
indomito trombatore (tra l'altro della tua stazza e con 2-3 figlioli
attribuitigli), in caso contrario saremmo costretti a far fuori anco te ...
senza pietà, ci conosci ...

Aldo
Stefano VI o VII secondo una diversa numerazione (Roma, ... – ottobre 897)
fu il 113º papa della Chiesa cattolica dal maggio 896 al luglio o agosto
897.

Secondo la tradizione, sarebbe stato di origine romana e figlio di un prete
di nome Giovanni. Fu nominato vescovo di Anagni da papa Formoso, forse
contro la sua volontà, in quanto l'essere a capo di una diocesi implicava
l'esclusione dall'elezione a vescovo di Roma, anche se lo stesso Formoso,
già vescovo, fu eletto contro questo principio. Le circostanze della sua
elezione non sono chiare, ma venne sponsorizzato da una delle potenti
famiglie romane, la Casa di Spoleto, che all'epoca era in competizione sia
per il Papato che per l'Impero.

Nel gennaio dell'897, Stefano VI ordinò un processo per sacrilegio, chiamato
poi "sinodo del cadavere" (la famosa synodus horrenda): l'imputato fu
infatti il cadavere riesumato del defunto Formoso, predecessore di Stefano
VI (prima di papa Bonifacio VI), ritenuto colpevole di essere salito al
soglio pontificio grazie all'appoggio del partito filogermanico, e senza
rinunciare alla sua precedente sede vescovile di Porto (Ostia). Il cadavere
fu spogliato degli abiti pontificali; le dita della mano destra gli vennero
amputate.

Probabili istigatori di Stefano furono i vecchi nemici di Formoso, Lamberto
da Spoleto (Imperatore eletto) e sua madre Ageltruda, che avevano
ristabilito il loro prestigio a Roma verso l'inizio del 897 abbandonando le
loro altre pretese sui territori dell'Italia centrale. Il processo, con il
conseguente strazio del cadavere, suscitò una rivolta popolare in tutta
Roma. La rivolta si concluse con la cattura di Stefano, che venne
imprigionato a Castel Sant'Angelo, e ucciso per strangolamento nell'estate
dello stesso anno.

Del breve pontificato di Stefano VI si ricordano, oltre alla famigerata
synodus horrenda, soltanto le forzate dimissioni di alcuni vescovi ordinati
da Formoso e la concessione di speciali privilegi ad alcune chiese. Sul
piano politico, Stefano fu coinvolto nel conflitto fra Lamberto da Spoleto e
Arnolfo di Carinzia, entrambi pretendenti alla corona del Sacro Romano
Impero, senza peraltro giocare un ruolo significativo.

alberto ha detto...

Su Don Ugo corrono storie bellissime... aveva la sacrestia piena di
giornaletti porno che comprava la mattina assieme al Tirreno in edicola
e chiacchierava amabilmente con giornalaio e signore sventolando la
rassegna stampa... Si dice dotato di forza erculea e ignorante come la
merda, ma anche giusto (le trombava tutte, senza distinzioni). Non si
contano i figli illegittimi a Follonica (i nipoti sono miei coetanei).
Lo definivano "imponente e temuto", passava la giornata al bar e in via
Roma a contemplar sottane e maledire i fascisti. Salvatosi per un pelo
dalla deportazione per aver dato appoggio e ospitalità a tanti
antifascisti, tornò a Follonica deciso a tromballe tutte, e fece peggio
di Paco.
Sono andato solo una volta a sentirlo dire messa, il primo giorno di
scuola in prima elementare... oltre alla mia classe c'erano solo due
vecchie, che continuavano a andare in chiesa perché le aveva trombate
tanti anni prima, e una signora con un bambino che continuava a
piangere... a un certo punto don Ugo smise di dire messa (che tanto non
si capiva una sega, barbottava velocemente) e si rivolse alla mamma:
"Signora, se il bimbo piange, gli metta un calzino in bocca"... Poi
continuò col suo incomprensibile borbottio intervallato da rari amen per
altri 5 minuti, prima di liquidarci con un sonoro e liberatorio "andate
in pace", che aveva tutta l'aria di un "andate in culo"... a cui seguì
probabilmente una fuga nel cesso della parrocchia e la contemplazioni
dei misteri gloriosi e (senili) di Onan.
Non fiori, ma opere di pene. R.i.P.

annalisa ha detto...

Et cum spiritu tuo
(perché il capo, quello gli fu tagliato, al primo papa...)

O. ha detto...

si infatti, del prete c'hai pure la passione per le femmine, il buon viso a cattivo gioco, la tirchieria, il bere e il dire bugie! tutti i vizi che fanno il prete, quindi non ci sarebbero problemi se tu non fossi ateo e materialista!

Francy ha detto...

ricordami nelle tue preghiere...

cinzia ha detto...

così almeno smetti di pagare le tasse...
secondo me è una buona idea... e stefano II suona benissimo.
Approvo!
Un bacio

emi ha detto...

sull'idea di dare le diocesi di grosseto e firenze a mio fratello, sono contrario. Vanno rispettate le tradizioni, quindi massa populonia e piombino, cristo!

aldo ha detto...

Deh ...
altra voce ...
si dice che una vecchia meretrice confessò ad un suo
cliente abituale: "
n'ho visti tanti, ma come quello di Don Ugo ...".
Certo, Paco, se ti paragonano a lui, devi essere stato un grande ...
"va' a giudicà una vacca a diacè " dicevano 'sti vecchi ...

emi ha detto...

no, è che c'ha l'ufficio marketing che funziona bene; tra lui, alberto e
antonello ricci non si sa chi spara più cazzate!

antonello ha detto...

andiamoci piano, non nominatemi invano, ché vi fo causa per danno
d'immagine (ne parlo subito con l'avvocato della mia ex-moglie, il tozzi)

ale ha detto...

pare che anche lei abbia avuto una mezza cosa con Don Ugo, ai tempi di
Sciangai....Shangai Surprise

antonello ha detto...

cambio subito avvocato

ale ha detto...

perchè?
al limite cambia prete....moglie l'hai già cambiata....

aldo ha detto...

A quale Shangai ti riferisci ? perchè anche a Follonica, ai tempi di Don
Ugo, esisteva una baraccopoli chiamata appunto Shangai ... più o meno dove
adesso c'è il Chattanooga ... e don Ugo aveva sicuramente anche lì qualche
anima da consolare ...

ale ha detto...

quella....

alberto ha detto...

don ugo organizzava anche un concorso per i presepi più belli, ma pare che vincessero sempre quelli dei comunisti perchè gli offrivano più vino....

stefano ha detto...

Non avrei mai pensato di suscitare un così proficuo dibattito....
un c'è niente da fa, in italia i preti garbano e l'argomento tira!
forse è anche uno specchio di questi tempi, da fine impero, da trionfo
del tribuno budello...
Ah, Aldino, il paragone va bene, ma il tempo è ancora presente (sono
un grande,e non , devi essere stato...)
bello il proverbio della vacca, mi mancava...
stefano II o VIII